Residenze Sabaude 2013

Castello del Valentino

foto © Cristina Ricci

Data: 18 Maggio 2013
A cura di: Graziella Colmuto Zanella in collaborazione con la sezione Piemonte-Valle d’Aosta del nostro Istituto

PROGRAMMA
Ore 7,30: partenza in pullman da Bergamo piazzale Malpensata
Ore 8,15: partenza da Milano, fermata MM LAMPUGNANO .
Ore 9,30: arrivo a TORINO, dove incontreremo l’arch. Enrico Lusso, del Consiglio scientifico dell’Istituto e Presidente della sezione Piemonte- Valle d’Aosta, che sarà con noi per l’intera giornata.
Ore 10: Villa della Regina
Commissionata dal cardinale Maurizio di Savoia, fu realizzata nel 1615 su progetto dell’architetto Ascanio Vitozzi. L’edificio è costituito da un corpo centrale, con doppio loggiato, collegato a due padiglioni laterali. Le sale all’interno presentano decorazioni seicentesche e settecentesche. La villa comprende un vasto parco alla cui realizzazione parteciparono oltre il Vitozzi, diversi architetti tra cui Amedeo di Castellamonte e Filippo Juvarra.

Ore 11,30: visita del Castello del Valentino.
L’attuale sede della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino ha conosciuto nei secoli diverse destinazioni d’uso: già residenza fluviale extraurbana nel ‘500, conobbe il suo periodo di massimo splendore sotto Cristina di Francia, prima Reggente dello Stato sabaudo, che lo scelse come palazzo di rappresentanza, ampliandolo secondo il gusto francese e promovendo la ricca decorazione delle sale al piano nobile.Pochi decenni dopo la morte di Madama Reale uno dei giardini, divenne sede dell’Orto botanico dell’Università, tuttora visitabile. Nel corso del XIX secolo il castello fu oggetto di profonde trasformazioni, legate all’Esposizione del 1858 promossa da Cavour.

Ore 12,45: trasferimento in pullman a MONCALIERI per il pranzo

Ore 15: visita del Castello di Moncalieri
Da fortezza a dimora reale.Una delle più antiche fra le residenze sabaude, il Castello di Moncalieri si erge a guardia del Po. Edificato in epoca medievale con scopi difensivi, fu trasformato dai Savoia in “luogo di delizie” a seguito di numerosi interventi di ampliamento e abbellimento.Molto amato dai personaggi femminili di Casa Savoia, il castello fu luogo di soggiorno, sede dell’educazione dei giovani principi e teatro di eventi clamorosi: frammenti di storia e ricordi familiari aleggiano ancora negli appartamenti reali, collegati al vasto parco che si estende sulla collina.
Il castello nel 1921 fu dismesso dalla Corona come residenza, per destinarlo a scuola degli allievi ufficiali. Ma Maria Letizia Savoia-Napoleone non rinunciò ad abitarvi.Una mostra sull’ultima principessa, estroversa e ribelle, che abitò la residenza sabauda restituisce al pubblico i tesori e le sale scampate all’incendio del 2008. Solo da quest’anno è possibile visitare parte dei giardini.

Ore 17: visita della Palazzina di caccia di Stupinigi
Nel 1729 Vittorio Amedeo II incarica Filippo Juvarra di progettare una palazzina venatoria extraurbana. In quest’opera, segno ed emblema della corona sul territorio, l’architetto esprime pienamente la sua genialità e la sua capacità di plasmare lo spazio come parte integrante del territorio.La Palazzina è pensata come una elegante casa signorile venatoria costituita da un articolato sistema che ha come fulcro un salone centrale, da cui si dipartono quattro bracci diagonali, spinta ideale alle rotte di caccia. Il salone ellittico, a doppia altezza, è illuminato da un sistema di finestroni posti su tre ordini che si aprono verso i viali: il tema della caccia e la dedicazione a Diana sono sviluppati nell’apparato iconografico.

Ore 18: rientro in pullman a Milano e Bergamo

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