Castelli nelle langhe 2014

Castello di Govone

Castello di Govone – Foto © Virginia Scarsi

Data: 11 Ottobre
A cura di: Il programma è stato sviluppato dall’Arch. Flavio Conti e dalla Prof.ssa Colmuto Zanella, con la collaborazione dell’associazione Castelli Aperti. Nelle visite saremo accompagnati dall’Arch. Enrico Lusso, Presidente della sezione Piemonte del nostro Istituto.

PROGRAMMA:

Ore 7,20: partenza in pullman da Bergamo, piazzale Malpensata
Ore 8: ritrovo a Milano, fermata Lampugnano della linea 1 della Metropolitana (lato stazione autobus)
Ore 10,45: arrivo al Castello di GOVONE e visita
Il castello fu eretto nel ‘600 da Roberto Solaro, su progetto di Guarino Guarini. L’opera di abbellimento del castello fu voluta dagli eredi, per opera di Benedetto Alfieri, che intervenne sulla facciata nord. Estintisi i Solaro, nel 1792 il Castello venne acquistato da Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna, e scelto come residenza estiva da Carlo Felice di Savoia. È attorniato da un parco all’inglese, disegnato da Kurten, e da un giardino pensile con aiuole e fontane.

Ore 12:45: Pranzo ad Alba in ristorante tipico

Ore 15: Arrivo a GRINZANE CAVOUR e visita del Castello
Avvolto nei lussureggianti vigneti di Langa il castello di Grinzane Cavour fu innalzato nel XI secolo con la costruzione dell’alta torre centrale. Venne poi ampliato poi tra il XIII e XIV secolo con la seconda torre e il mastio. Fu feudo aleramico, poi proprietà dei marchesi di Busca. Pervenne ai marchesi di Monferrato e Gonzaga. Ad inizio XIX secolo, il castello appartenne ai duchi Clermont-De Tonnerre, zii di Camillo Benso di Cavour, eletto sindaco del paese nel 1832. Nel castello ha sede l’Enoteca Regionale, vetrina dei vini piemontesi.

Ore 16,30: Arrivo a RODDI e visita al Castello
Sulla sommità della collina sorge il borgo di Roddi, con case disposte concentricamente intorno al castello dell’XI-XII secolo. Magnifico esempio di architettura fortificata medievale, fu feudo del monastero di Breme, dei marchesi di Monferrato e del comune di Alba. Nel ‘300 venne concesso alla famiglia Falletti e dal 1524 appartenne a Gaio Francesco della Mirandola, nipote del più famoso Pico.

Ore 17,45: Rientro

 

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